Come preparo la mia predica
qui trovate la traccia del mio podcast
Come nasce una mia predica
Perché quasi sempre prete =predica
i più raffinati la chiamano omelia… ma non cambia la sostanza.
Fedele al mio progetto non darò ne metodo di come fare una predica,
ma la mia esperienza con le sue fatiche di predicatore….
Per me predicare significa cercare di far capire il vangelo e come anche oggi possa aiutare a vivere bene!
Mi piace pensare che finita la predica chi mi ascolta stia meglio.. nonostante magari la sua vita difficile. Questo lo leggo nei loro volti, nel silenzio accogliente appena terminato.
Non sempre ci riesco, perché a volte c’è troppo da dire e voglio far dire ad essa troppo.: dire una cosa, ricordare un fatto sottolineare un’altra cosa e tutto questo che fa fare confusione in testa mia e quella di chi mi ascolta.
Ma sapere che terminata la messa uno sta bene ed è sereno e anche se non ricorda la predica , il vangelo gli ha riscaldato il cuore è il massimo!!!
Andando con ordine per prepararmi la predica
Qualche giorno prima di quando devo parlare Leggo il vangelo specifico :
Cerco di capire cosa voglia dire in generale ma soprattutto a me, in quel momento.. facendomi aiutare da qualche testo di commento
Una cosa mi rasserena che non sono le parole mie che convertono le persone, ma il Vangelo di Gesù
Certo che molto dipende da me riuscire a far apprezzare il vangelo e non mie mie parole
Così nelle feste più grandi mentalmente me lo ripeto… perché è come fare un bel respiro prima di iniziare una corsa! ( respiro) … è Il Vangelo la più bella predica!
A conferma di questo mi ricordo di quella volta che di corsa dopo un camposcuola arrivo a celebrare la messa del sabato sera, senza essermi assolutamente preparato per cui faccio appello alle poche idee esistenziali che valgono sempre …
al termine della messa più di una persona è venuto a ringraziarmi delle parole profonde… volevo nascondermi…
ma lezione imparata! Non certo quella di improvvisare..
ma di lasciar parlare il vangelo… lo Spirito Santo dice chi è più spirituale…
Poi sono convinto che se sei corto piaci a tutti giovani e vecchi a prescindere… 10 minuti sono più che sufficienti per lasciare un interrogativo , un pensiero che permetta di riflettere . Perché la gente è intelligente
a proposito odio quelli che nella predica rispiegano il vangelo.. come se chi ascolta non lo avesse capito!
Negli anni mi sono accorto che per me nelle predica basta dire un’idea precisa e concreta e cerco anche di dirla con il cuore e l’anima. Così sono sicuro che rimane
Poi posso essere corto sue so che il mio discorso fa parte di un percorso come quello di quaresima… avvento
Non ho bisogno convertirli tutti oggi come fanno i missionari quando vengono a parlare, come se non ci fosse una prossima domenica!
Un passo alla volta… per tutti …
Dopo aver pensato a quello che devo dire mi prendo qualche appunto, su foglietti volanti o sulle note del cell perché oramai non mi scrivo più la predica
quello che dico meno che non siano feste importanti lo dico a voce.. lo scrivo
solo per evitare il rischi di bloccarmi e sarebbe pericolosa la cosa,, ma a volte basta poco, una notizia , un problema tecnico che ti obbliga a perdere la concentrazione, perché pare impossibile ma i guai succedono sempre all’ultimo secondo…
Per evitare quindi il panico di questi momento che mi distraerebbe tengo una versione scritta di quello che devo dire! Non si sa mai, ma anche mi tranquillizza…
Oppure a volte l’emozione o il coinvolgimento come in qualche funerale può fare brutti scherzi
Oltretutto da quando ho deciso di predicare con il microfono portatile in mano che mi permette di stare il più vicino possibile alla gente e non all’ambone (il posto dove si legge il vangelo)
mi sarebbe impossibile tenere in mano i fogli …
mentre giù dai gradini, non sono più sul pulpito, ma in mezzo alla gente e questo sentirmi parte dell’assemblea stando li davanti vedendo la gente in faccia… mi aiuta a non usare paroloni e frasi fatte o spararla grossa, ma stare aderente alla loro vita
Tutto questo mi costa fatica .. perché devo comunque vincere la mia timidezza… ( e si sono timido) che mi si
Che come sapete si manifesta con una fastidiosa tosse nervosa durante la messa…. Ma se il clima è accogliente, se sono in sintonia con le persone presenti, senza tensione e paura tutto passa… altrimenti si complica tutto! E divento sbrigativo
Anche il tipo di occasione per cui parlo diventa importante !
sapere chi mi ascolterà non è indifferente… così durante un matrimonio mi viene spontaneo essere familiare e parlare con gli sposi che ho già conosciuto in precedenza.
Una messa festiva del mattino con maggioranza adulti è un’altra situazione dove trovi persone molto attente e preparate. oltre al mio di sonno, oppure una messa con una presenza di ragazzi è un’altra esperienza , perché li veramente è importante sapere come dirlo a loro . Senza trascurare gli altri…
Per me farmi capire significa capire chi ho davanti… ascoltarli.. per questo all’inizio della messa vado volentieri ad accogliere le persone!
Quando predico poi so che ci sono!! Ed È bello parlare a loro!
Perché , credetemi si sente sapete quando le persone ti ascoltano… partecipano. Si entra in sintonia con loro… e basta poco! E anche viceversa le persone si sentono in sintonia con me… e qualcuno te lo dice!
Più di Una volta ho provato, a fermarmi un attimo nel parlare e senti un silenzio……. che è unico particolare …. È una sensazione fantastica… ti senti in comunione
Se invece ci sono troppe persone costrette a essere presenti lo si vede e percepisce… tipo quelli che vengono per fare presenza o per rispettare un obbligo e guardano costantemente l’orologio…non ascoltano… diventa fastidioso.
Ogni predica è una sempre un sfida cercare un modo nuovo di dire il vangelo… di farlo entrare nella vita: Cercare durante la settimana un punto di partenza nuovo, un’immagine inedita, un fatto inerente… tutto ciò che possa creare interesse e aiutare a fare spazio all’annuncio… al vangelo
Anche se Non sempre ci riesco, mi consola il fatto di poter dire che ci ho provato ma soprattutto o cercato di dire predicare qualcosa in cui credo e cerco di vivere.
Perché la vera predica la si fa fuori dalla chiesa da un pulpito che si chiama vita! Almeno IO ci provo…
Grazie a te che mi hai ascoltato
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